Stendere il bucato è un affare impegnativo, che richiede tempo e fatica: viene considerata da molti un’arte, o addirittura una “mission impossible”, viste le trasformazioni che subiscono i capi quando vengono tirati fuori dall’oblò!
Il momento-lavatrice è solo metà dell’opera: terminato il lavaggio, lo step che richiede maggior impegno e concentrazione è quello successivo, ovvero stendere la biancheria. Ci vuole un vero e proprio metodo perché la riuscita sia ottimale, ed è su questo che ci concentreremo in questo post.
Resta impareggiabile l’antica mossa Kung-Fu delle nonne: sbattere i panni bagnati con un movimento secco e deciso sulle ginocchia farà sì che i panni siano già meno sgualciti. Oltre a questo, bastano alcune semplici regole per mantenere la bellezza dei capi e diventare esperti di stenditura:
1) Non lasciate i panni umidi dentro la lavatrice o nella bacinella: farebbero cattivo odore e si stropiccerebbero. E poi si devono lavare nuovamente!
2) Stendete i panni in ordine, dai più grandi ai più piccoli
3) Se stendete in un ambiente chiuso, evitate di usare le mollette (tanto non c’è pericolo che i capi volino via col vento!)
4) Evitate di mettere le maglie di lana o i capi colorati al sole: il rischio è che si scoloriscano o si rovinino
5) Non sovrapponete i capi colorati… potrebbe venire fuori un arcobaleno 🙂
6) I capi in seta e lino non dovrebbero mai essere stesi al vento, perché le fibre del tessuto si annodano
7) Per scongiurare i fastidiosi segni delle mollette, stendete pantaloni e gonne dal cintino e preferibilmente al contrario, le camicie dal colletto e le t-shirt dalle maniche, pinzando il tessuto sotto le ascelle.
Dritta finale: provate i nostri stendibiancheria! Vi faciliteranno sicuramente la vita 😉
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